venerdì 6 agosto 2010

NUVOLETTE A CREMONA 2009



Il 23 e 24 Maggio ricordo che fecì un tour de force non indifferente: il sabato andai alla fiera di Reggio Emilia con Dixie e la domenica partì alla volta di Cremona con il Ginkgo, per partecipare a Nuvolette, una piccola fiera locale. La doppia trasferta si rivelò proficua, in quanto riuscì a portarmi a casa tre disegni di tre grandi disegnatori (Enoch, Palumbo e Stano) e conclusi qualche buon affaruccio fumettistico. Su Reggio ho in mente di scrivere un articolo più avanti, adesso mi soffermo su Nuvolette a Cremona utilizzando un altro articolo che avevo scritto, a quattro mani con la collaborazione del Ginkgo, per il forum di ZTN.

Questa volta siamo a Cremona, città lombarda rinomata per la produzione di strumenti ad arco, in particolare di violini, di dolciumi, il più famoso è il torrone, e la mostarda …ma non sono queste le motivazioni principali che ci spingono ad affrontare un bel po’ di chilometri di strada in una torrida domenica di maggio.
Dopo 10 anni torna infatti la manifestazione Nuvole(tte), dedicata alla mostra mercato di fumetti e, sopratutto, agli incontri con gli autori.
Questa edizione si è svolta nella Sala Borsa Della Camera di Commercio dove nel grande salone al pian terreno è stata allestita la mostra mercato con un buon numero di espositori tra i quali spiccano la Fumetteria di Maranello, la Fumettoteca di Frugoli, Super Gulp di Milano, Tavole Originali di Bazzana, Edizioni Arcadia e altre minori.
Parecchio materiale esposto con pezzi molto interessanti ma prezzi, come spesso accade in queste fiere, abbastanza alti.
Buona l'affluenza di pubblico, specialmente a metà mattinata e nel pomeriggio.
Dopo aver visitato la mostra mercato ci siamo diretti verso una saletta attigua dove abbiamo seguito l'incontro con gli autori Angelo Stano (disegnatore e copertinista di Dylan Dog), Michele Medda (sceneggiatore di Nathan Never, Tex e ultimo in uscita Caravan) che sostituisce l'assente Roberto Recchioni e Paola Barbato (scrittrice e sceneggiatrice di Dylan Dog), sul tema "Il fumetto bonelliano tra innovazione e conservazione".
I tre autori si sono dimostrati ottimi oratori e, oltre al dibattimento vero e proprio, si sono lasciati andare a battute divertenti e aneddoti molto interessanti.
Presentatore dell'incontro è stato il simpatico Michele Ginevra, che ha gestito con capacità le varie fasi del dibattito.
Il primo a parlare è stato Stano che ha spiegato come fu assunto in Bonelli nel 1985, quando si cercava un disegnatore per l'uscita di un nuovo fumetto dopo i vari fallimenti di testate come Full oppure Orient Express.
Il suo stile molto particolare gli fece pensare che non sarebbe stato “digerito” dalla Bonelli, invece con sua sorpresa gli fu detto che era perfetto per un nuovo personaggio che stava nascendo, ovvero Dylan Dog.
Dopo tanti anni passati a disegnare L'Indagatore dell'Incubo gli piacerebbe fare qualche altra cosa, alcuni anni fa presentò in Bonelli una miniserie ambientata a New Orleans, ma gli fu bocciata in quanto nello stesso periodo Giancarlo Berardi presentò Julia e, dato che i due progetti erano molto simili, si preferì puntare su quest'ultima.
Ha poi rivelato che per realizzare una cover di Dylan Dog ci mette tre giorni e che a Settembre dovrebbe uscire una storia da lui disegnata e sceneggiata dalla Barbato.
La parola passa poi a Michele Medda, fattosi conoscere dal grande pubblico con Nathan Never, di cui con Antonio Serra e Bepi Vigna è uno dei padri.
Ha spiegato che in Bonelli non sempre possibile fare fino in fondo quello che si vuole, dato che ci sono molti paletti da aggirare, ha quindi aggiunto che, quando presentarono Nathan Never nel 1989, gli furono presentate cinque regole create da Tiziano Sclavi che non dovevano essere aggirate in nessun caso, non le ha volute spiegare una per una ma ci ha svelato un paio di aneddoti.
Alcuni anni fa una sua storia scritta su Legs uscì completamente rimaneggiata perchè ritenuta troppo fuori i canoni bonelliani, mentre il numero 111 di Nathan Never Le Belve, gli fu passato con sua sorpresa anche se prendeva spunto da un fattaccio di cronaca avvenuto in Somalia.
Ha poi fatto delle anticipazioni su Caravan, la sua nuova mini serie di prossima uscita.
Manca da completare solo l'ultimo albo gli altri sono tutti finiti, ma ha dovuto apportare qualche modifica per alcuni cambiamenti avvenuti nel frattempo, come l'elezione di Obama al posto di Bush.
Infine ha annunciato che a luglio uscirà la tanto attesa Granderistampa di Nathan Never.
Per ultima ha parlato Paola Barbato che ci ha raccontato i suoi primi tempi in Bonelli quando non conosceva nessuno e per farsi mandare i disegnatori diceva ” Mandatemi quello che fa tutti belli (Freghieri), oppure quello che fa tutti brutti (Piccatto), o quello che fa tutto scuro (Roi), o quello che fa tutti chiari (Brindisi)”.
Ci ha poi rivelato che le hanno bocciato alcune storie perchè in Bonelli non si può più trattare tematiche di religione, politica e pedofilia, anche se il numero 206 Nebbia le fu passato nonostante, e seppure velatamente, si parlasse di pedofilia.
Ad Oltre La Porta, un'altra sua storia, fu addirittura cambiato il finale nella ristampa per un'incomprensione tra lei e Tiziano Sclavi, caso unico nella storia editoriale di Dylan Dog.
Ad una domanda del pubblico, che chiedeva come fosse visto in Bonelli il time up tra i vari personaggi della scuderia, ha risposto dicendo che anni fa propose un incontro tra Dylan Dog e Julia Kendall e che le saltarono tutti addosso manco avesse detto di organizzare un attentato al Papa...anche Medda e Stano ci hanno conermato che il time up non piace a Sergio Bonelli, anche se questi incontri tra i vari personaggi fanno vendere molto e piacciono alla maggioranza dei lettori.
Medda interviene dicendo che ai lettori piacciono molto anche i balenotteri ,come Agenzia Alfa, i Maxi e i Romanzi a Fumetti, e che attualmente in Bonelli non ci sono in cantiere serie lunghe ma solo mini serie, che servono anche a testare l'umore del pubblico.
In pratica se la serie vende si può pensare di farla continuare un po' come per Volto Nascosto, che non sarà trasformata in serie lunga. ma avrà comunque un seguito con un altra mini serie ambientata in Cina.
La Barbato ci fa sapere che ha appena proposto una mini serie ma che è convinta che gliela bocceranno.
Interessante anche il loro pensiero sui commenti che si leggono su forum e blog: Stano dice di tenere in considerazione i commenti di qualità e costruttivi, mentre degli altri non gliene frega niente, Medda li legge e ogni tanto risponde, ma spiega che, rappresentando un minima parte dei lettori e lui non si fa molto condizionare da questi giudizi.
La Barbato invece li prende molto sul serio e dice che a volte passa notti insonni a macerarsi su alcuni commenti negativi e gratuiti sulle sue storie, secondo lei ci sono in rete molti sapientoni che distruggono il lavoro altrui, mentre loro non sarebbero in grado di scrivere due righe di seguito.
A fine dibattito grandi applausi per i tre autori che si sono gentilmente concessi per firmare albi, Stano ha anche fatto alcuni disegni molto belli per la gioia del pubblico presente.

il Duomo di Cremona.



Una veduta della fiera del fumetto.



Da sinistra, Medda, la Barbato e Stano



Stano al disegno.



Paola Barbato firma un suo libro mentre Stano contnua a fare sketch.



Il disegno che mi fece Stano.

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